Un hobby ritrovato

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Da ormai quasi un anno ho iniziato un lavoro a 60 km da casa.

Tra autobus e treno impiego circa un’ora e mezza ad andare e un’altra ora e mezza a tornare.

3 ore perse.

Ogni giorno.

Quando lo racconto in giro le persone mi guardano come se fossi pazza. “Ma perché non ti trasferisci??” “Ma a che ore devi alzarti la mattina??”

Effettivamente trasferirmi sarebbe stata la scelta più sensata sotto molti punti di vista: tra le tante cose, avrei più tempo a disposizione e non dovrei svegliarmi all’alba.

Ma non ho voluto farlo perché trasferirmi vorrebbe dire non abitare più con il mio ragazzo e andare a vivere in un posto che non mi piace per niente.
Volendo essere più venali c’è anche da dire che abitando a casa del mio ragazzo non ho un affitto da pagare, quindi nonostante il viaggio mi risparmio anche un po’ di soldi, ma non è certo questo il mio motivo principale.

Eppure durante i primi giorni di lavoro ho riflettuto molto sulla questione del trasferimento, perché rinunciare a 3 ore al giorno mi sembrava una cosa assurda. Pensavo a quello che non avrei potuto fare, come ad esempio andare in palestra, e mi chiedevo se ne valesse davvero la pena.

Alla fine sono rimasta ferma sulla mia decisione, ma mi sono detta che avrei fatto di tutto per impiegare al meglio quelle 3 ore e non buttarle via dormendo o guardando fuori dal finestrino.

Così mi sono ritrovata a fare quello che fanno un po’ tutti in treno: leggere.

Sono sempre stata un’amante della lettura, ma negli ultimi anni mi sono ritrovata a farlo molto meno. Dopo una giornata intera passata sui libri a studiare non avevo molta voglia di continuare a leggere qualcosa per piacere e anche quando avevo del tempo libero spesso preferivo una serie tv a un libro. In estate però recuperavo leggendomi un libro dopo l’altro, soprattutto mentre me ne stavo in spiaggia in pieno relax.

Insomma, almeno 15 libri all’anno me li sono sempre letti tranquillamente, ma da quando sfrutto le ore di viaggio il numero si è alzato notevolmente.

Da inizio anno ad oggi ho già letto 6 libri ed ho deciso di cominciare a tenere il conto e segnarmi tutti i titoli che leggo.

Questo anno mi sono lanciata una sfida personale: vorrei riuscire a leggere almeno 50 libri.

Non ho un genere preferito e non mi metto a leggere un libro soltanto perché mi fa sembrare più acculturata (come purtroppo vedo molte persone fare), leggo quello che mi va e basta.

Ultimamente, ad esempio, ho spaziato da libri di crescita personale a saggi di finanza, fino ad arrivare a qualche romanzo chick-lit che non guasta mai 😊

Sono davvero felice di aver ricominciato a leggere tanto e soprattutto sono felice di aver trovato un modo per sfruttare queste 3 ore di viaggio in modo da non buttarle via letteralmente.

Certo, preferirei tornare a casa prima e leggere sdraiata sul mio divano, ma per il momento cerco di trarre il massimo dalla situazione in cui mi trovo.

6 pensieri su “Un hobby ritrovato

  1. Non ho mai dovuto fare tante ore di viaggio come te per andare al lavoro, ma ho comunque trascorso tantissimo tempo su treni e autobus, e devo dire che non l’ho mai rimpianto. Il treno in particolare mi è sempre piaciuto tantissimo: posso leggere, scrivere, osservare il comportamento delle altre persone, dormire… a volte mi concedo persino il lusso di annoiarmi! 😉 E trovo sempre ispirazione per i miei post sul blog. Insomma: concordo con te, il viaggio merita sempre.

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      1. Prossima settimana ho in programma di scrivere uno dei miei post sui “tipi da treno”, ovvero sulle varie tipologie di persone che ho incontrato, negli anni, sui treni. E, neanche a farlo apposta, volevo parlare dei “lettori immersivi”, quelli che salgono e si isolano nella lettura tanto da non accorgersi del mondo attorno. E ho come la sensazione che ti riconoscerai. 😉

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